Controllo di Vicinato patrimonio degli italiani. Favoloso aumento delle Associazioni che promuovono il progetto e aderiscono alla Rete Nazionale di ANCDV (Associazione Nazionale Controllo di Vicinato).

Dieci anni di Controllo di Vicinato in Italia. Evoluzione naturale del progetto.

Gli Italiani sanno benissimo che, da molti anni, i concetti di Sicurezza percepita e Sicurezza Partecipata sono diventati bagaglio culturale di tutti. Le condizioni socio-economiche e la multietnicità del nostro Paese hanno portato i cittadini e le Istituzioni a rivedere le dinamiche di Sicurezza ed i reciproci rapporti, al fine di migliorare le condizioni di vita delle città e dei piccoli centri. L’isolamento dovuto all’individualismo che si è venuto a creare all’interno delle nostre comunità, e tutte le problematiche ad esso connesse, ha risvegliato il carattere forte e determinato degli italiani che finalmente, guidati dal volontariato, si stanno riprendendo i propri territori difendendosi dai reati predatori in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine. All’estero, gli stranieri sono colpiti dalla nostra determinazione, dalla forza di carattere, dallo spiccato senso di appartenenza. Gli italiani, da sempre, si battono per la loro terra con un coraggio invidiabile. Tutte queste caratteristiche hanno fatto si che quel senso di insicurezza percepito, mutasse in una reazione pacifica ma capace di trasformare una risposta emotiva in una razionale e praticabile e tutto questo ha fatto nascere in tutto il territorio nazionale, le pratiche di controllo di vicinato. Queste attività, consistono in aggregazioni spontanee di cittadini, abitanti nelle stesse vie o nello stesso condominio o addirittura quartiere, che imparano ad eliminare le vulnerabilità che rendono più facile l’agire dei ladri e delinquenti vari, recuperando di conseguenza, un rapporto efficace con le Forze dell’Ordine locali con le quali collaborano a stretto giro e senza mai sostituirsi a loro.

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